Matrimoni al Colosseo, Roma approva la delibera
Dire il fatidico sì all’ombra delle Terme di Caracalla, o addirittura del Colosseo. Da oggi è possibile, grazie alla delibera ‘Sposarsi a Roma’, approvata dall’Assemblea capitolina, che ha come primo firmatario il coordinatore di maggioranza Fabrizio Panecaldo del Pd.
La delibera prevede la creazione di un regolamento attraverso cui individuare diversi luoghi della Capitale, oltre alla sala rossa del Campidoglio, dove poter effettuare il rito civile.
Un modo, secondo l’assessore alla Roma produttiva Marta Leonori, “per valorizzare il patrimonio immenso di bellezze architettoniche e archeologiche cittadine”, con evidenti ripercussioni positive sul turismo.
“Consentire ai cittadini di sposarsi in una grande varietà di luoghi disseminati per Roma – continua Leonori – è un simbolo di una città accogliente ed inclusiva. Un provvedimento, insomma, che certifica una volta di più quanto rilevato anche dal secondo sondaggio annuale Cities survey realizzato da Tripadvisor che premia Roma in ben due categorie, come ‘Miglior città per cultura’ e ‘Miglior città per attrazioni'”.
Oltre a Roma, anche nel comune di Fiumicino sarà possibile sposarsi in nuove location: in riva al mare, ma anche all’interno di parchi, castelli, agriturismi e altri luoghi. “Siamo tra i primi Comuni del Lazio – dichiara il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – e forse di tutta Italia a fare una delibera importante come questa, che avrà un effetto determinante anche sul nostro turismo. Abbiamo appositamente voluto evitare procedure lunghe, istituendo una procedura rapida. Già da fine giugno contiamo di poter celebrare i primi riti sulle spiagge, cercando di arrivare al raddoppio delle richieste di matrimoni. Già da tempo i balneari ci avevano chiesto l’autorizzazione”.